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Omaggio ad Alfredo Castelli ed alla ‘Cultura Alternativa’

Se il vecchio continente ha i suoi “monumenti impossibili” (le piramidi, i megaliti, Stonehenge) anche il Nuovo Mondo offre una serie non meno vasta di costruzioni enigmatiche: le piramidi messicane, la fortezza di Machu Picchu in Perù e il complesso di Tiahuanaco che, per questo stringato volumetto, abbiamo scelto come simbolo dei “luoghi misteriosi sudamericani. Tiahuanaco si trova su un pianoro boliviano a 3750 metri sul livello del mare, a uno quindicina di chilometri dal lago Titicaca. Il complesso è formato da tre sezioni: l ‘Akapana, una piramide a terrozze; il Kalasasaya o Tempio del Sole, e il Tunca Punco o Palacio o “Luogo delle Dieci Porte”. Il più importante elemento del Kalasasaya è la “P0rta del Sole”, tagliata da un unico pezzo di andesite (una roccia durissima), alto più di tre metri e spesso circa un metro e mezzo. La parte superiore della porta è decorata da un’immagine del Sole Piangente, probabilmente la principale divinità della civiltà Tiahuanacana, e da decorazioni realizzate con una precisione incredibile. Quando e chi costruì il complesso di Tiahuanaco? La parte piu antica risale a un’epoca compresa tra il 200 a.C. e il 200 d.C., e risente di influenze della civiltà Pucara, una cultura peruviana dell’epoca. In un periodo successivo, forse tra il 500 e il 900 d.C., i Tiahuanacani invasero la zona e rennero le redini del governo per circa 300 anni, fino a quando il loro impero, misteriosamente, scomparve. Quando gli Incas giunsero nella zona, infatti, lo trovorono deserto; secondo le leggende locali la città ero stata costruita dagli dei.
E, in effetti, a osservare la fortezza viene proprio da pensare a un intervento divino. II trasporto del materiale per la costruzione a una simile altezza avrebbe impegnato migliaia e migliaia di uomini, difficili da nutrire soltanto con patate, e cibo della zona. Le pietre che compongono i vari monumenti sono incastrate con una precisione millimetrica, che moderni scalpellini hanno tentoto invano di imitare.
Insomma, come la Grande Piramide, Tiahuanaco potrebbe difficilmente venir edificata ai giorni nostri.
Al solito è stata avanzata ogni sorta di ipotesi, prima tra tutte quella extraterrestre. L’unica spiegazione razionale è che la costruzione della città sia durata centinaia e centinaia di anni. E allora, perché abbandonarla d’improvviso e quasi intatta? Il mistero continua.


Cosa leggere su Tiahuanaco e l’archeologia sudamericana

Gli imperi del Perù Precolombiano, di Victor Von Hagen
(Newton Compton)

Alla ricerca dei Maya, di Victor Von Hagen
(Rizzoli)

La strada reale degli Incas, di Victor Von Hagen
(Rizzoli)

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