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Messaggi subliminali

«Ascoltami bene, signora. Siamo nei guai, tutto il mondo è nei guai,
ci stanno circondando e noi non ce ne accorgiamo,
riesci a vederli soltanto con questi occhiali.
Ti giuro che con questa roba ci stanno controllando,
non so cosa siano o da dove vengano ma dobbiamo fermarli!»

John Nada, nel film Essi Vivono, di John Carpenter 

 

Definizione data dal Dizionario Online HOEPLI:
subliminale
[sub-li-mi-nà-le]
agg. (pl. –li)
1 MED Di stimolo che non raggiunge l’intensità sufficiente per manifestarsi

Definizione data dal Wikizionario:
subliminale
(pl: subliminali)
1 nascosto, invisibile

 height=Quando si parla di messaggio subliminale si fa riferimento al significato che deriva dalla locuzione latina sub-limen: sub, sotto, e limen, soglia, in riferimento al confine del pensiero conscio.

È un termine mutuato dal linguaggio della pubblicità, ma che in psicologia si riferisce ad un’informazione che il cervello di una persona assimilerebbe a livello inconscio. Può essere trasmesso attraverso scritte, suoni o immagini che trattano un qualsiasi argomento che nasconde al suo interno – come in un codice cifrato – ulteriori frasi o immagini avulse dal contesto iniziale che rimarrebbero inconsapevolmente nella memoria dell’osservatore.

Storicamente, si cominciò a parlare pubblicamente di “messaggi subliminali” nel 1957, quando Vance Packard pubblicò il libro I persuasori occulti. Poco dopo, James Vicary rese pubblici i risultati di un suo studio in cui egli affermava che gli avventori di un cinema in cui venivano inseriti brevi messaggi subliminali di tipo pubblicitario nei fotogrammi del film (“bevi Coca-Cola” e “mangia popcorn”) aumentavano effettivamente i consumi dei prodotti in questione. A cinquant’anni dall’esperimento oggi la storia di Vicary ha assunto toni folcloristici.

Essenzialmente lo scopo di un messaggio subliminale sarebbe, se inserito nei comunicati pubblicitari, di invogliare il consumatore ad acquistare uno specifico prodotto. Oppure, attraverso la scrittura e la grafica in genere ma anche attraverso il suono, potrebbe servire a propagandare pensieri ed ideologie di qualsiasi natura, compresa la propaganda politica e/o elettorale.

Alcuni stimoli che raggiungono il subconscio possono avere un qualche piccolo effetto sulle emozioni e sul comportamento, ma è da sottolineare il fatto che ad oggi non è provata alcuna efficacia di questi messaggi nascosti nelle pubblicità. Sebbene per un certo periodo le agenzie pubblicitarie abbiano mostrato interesse per questo possibile metodo di condizionamento, oggi quasi nessuno si affida a tali metodi per condizionare gli acquisti dei potenziali clienti, anche se rimangono diffuse numerose teorie cospirative sul fenomeno.

Nei primi anni ’60 si è verificato nei cinema statunitensi che flash pubblicitari di pochi secondi – anche privi di audio – a comparsa improvvisa all’interno del film, erano seguiti dall’acquisto del prodotto proposto poco tempo dopo il termine della proiezione. La velocità dello spot sfugge alla rimozione ed alla censura che la coscienza può esercitare in condizioni normali. Questo tipo di spot è stato poi vietato nei cinema.

Tecnicamente è possibile che il video contenga “un film nel film” una sequenza di colori e di audio che entrano nella sfera sensoriale e sfuggono all’interpretazione cosciente: un simile mezzo può essere utilizzato per imporre convinzioni politiche, comportamenti d’acquisto, orientamenti religiosi, forzando la volontà degli spettatori.)

Si possono riscontrare messaggi subliminali principalmente all’interno di:

  • testi scritti: in una frase, paragrafo o testo possono nascondersi dei messaggi rintracciabili ed evidenziabili solo leggendo la medesima frase al contrario o solo le iniziali di ogni parola oppure ancora le iniziali della riga. I modi e le tecniche possono essere i più disparati;
  • suoni: è noto che l’orecchio e l’occhio umano sono in grado di percepire una determinata gamma di frequenze d’onda. Come qualunque gamma di valori, questo intervallo ammette un certo errore in eccesso e in difetto, sia all’estremo superiore che inferiore, non avendo senso dare una misura senza una relativa dispersione.

È altresì noto che fra la ricezione del segnale visivo o sonoro nell’organo e la sua rielaborazione cerebrale intercorre un tempo finito, seppure molto breve: anche in questo caso, non avrebbe senso fisico postulare due azioni simultanee agenti a distanza.

Combinando queste due considerazioni, può essere definita una gamma ristretta di frequenze d’onda e di tempo (sia audio che video) che vengono percepite dall’organo, ma non interpretate dal cervello; presenti nell’Io come messaggi subliminali, ma estranei alla coscienza.

Studiosi ritengono di aver trovato messaggi di varia natura; commerciale, promozionale, scherzosa ma anche di natura satanista e istigante al suicidio e omicidio.

In realtà il fatto che la maggior parte di questi casi sia emerso con la tecnica del backmasking, ovvero ascoltando alla rovescia le registrazioni, rende del tutto inattendibile – e mai provato – che simili messaggi possano mai raggiungere la coscienza dell’ascoltatore e influenzarlo. Sebbene alcuni brani mostrino messaggi registrati volutamente, la maggior parte sono frutto di interpretazioni personali riconducibili a fenomeni di pareidolia acustica, che in ogni caso sarebbe difficile far ricadere nella categoria di “messaggi subliminali”.

La pareidolia (dal greco είδωλον, immagine, col prefisso παρά, simile) è l’illusione subcosciente che tende a ricondurre a forme note oggetti o profili (naturali o artificiali) dalla forma casuale. È la tendenza istintiva e automatica a trovare forme familiari in immagini disordinate.

I primi esperimenti di messaggi subliminali riguardano la pubblicità nel cinema. Ora, nell’era della tecnologia e del web, probabilmente saranno presenti messaggi subliminali in immagini o sfondi di famosi siti cliccati da tutto il globo.

Tanto per fare un esempio, a me come ad altri milioni di persone è sicuramente capitato di navigare sulla home page di un importantissimo Social Network e di imbatterci nella famosissima intestazione grafica, riportata qui sotto; e qualcuno di noi forse avrà notato la scritta che si ottiene unendo idealmente con linee i simboli disegnati sulla sinistra… Sarà casuale o intenzionale?

La FrontPage di un'importantissima ed assai nota Social Community

Questa è solo una supposizione personale dell’autore, non si vuole dimostrare assolutamente nulla. Ma è illuminante mostrare in un’ ottica diversa e critica ciò che ogni giorno ci passa sotto gli occhi e su cui non ci sofferma mai a riflettere, approfondire e chiedersi il perché.

Un’ottima metafora letteraria e cinematografica di questa “miopia” del pensiero (e, a volte, della vista) ci viene fornita dal film Essi vivono di John Carpenter (1988), a sua volta tratto dal breve racconto Eight O’Clock in the Morning di Ray Nelson (1963).

 

 

Fonti

– Wikipedia
Wikizionario
Dizionario Italiano Online HOEPLI
– l’elaborazione dell’immagine è stata fatta dall’autore

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