Piccolo Dizionario del Libro (Nemo #2 – Novembre 2008)
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Elucidàrio
Vedi Lucidario.
Elzeviriane, edizioni
I libri, di piccolo formato e dal carattere molto raffinato (detto appunto elzeviro), stampati dalle tipografie fondate a Leyda e Amsterdam dalla famiglia olandese Elsevier (Elzevir, Elzevier) tra il 1592 e il 1713.
Enchirìdio (in greco = “in mano”)
Termine indicante dapprima una trattazione dottrinale, un manuale di piccolo formato, poi qualsiasi libro di dimensioni ridotte.
Enciclopedìa (in greco = “educazione circolare”)
Repertorio di nozioni, disposte in ordine alfabetico, inerenti l’intero arco del sapere. Erano diffuse già nel Medioevo col nome di Summa, Speculum, T resor, ma il termine ‘enciclopedia’, a designare l’esposizione metodica di tutte le discipline, si imporrà in epoca moderna solo a partire dal sec. XVIII, in ambito illuminista, con l’Éncyclopédie ou Dictionnaire raisonné des sciences, des arts et des métiers diretta da Diderot e D’Alembert, e l’Encyclopædia Britannica (1768-1771).
Epìgrafe (in greco = “scritto sopra”)
Citazione posta in apertura d’opera, in genere nella pagina dispari seguente il frontespizio.
Erràta còrrige (in latino = correggi gli errori)
Tavola in cui sono elencati gli errori sfuggiti alla correzione di cui l’autore o l’editore si è accorto a stampa ultimata. Nella tavola (che può essere posta a fine volume o inserita come foglio volante) sono segnalati i numeri di pagina in cui sono presenti gli errori e indicate le correzioni da apportare.
Errore
Vedi Refuso.
Esemplare
Ciascuna singola copia di una edizione.
Esèrgo (dal greco eks = “fuori” e érgon = “opera”)
Uno spazio vuoto, riservato alla successiva collocazione di un motto, di un nome, di una data.
Estratto
Un volumetto che contiene una parte di uno scritto appartenente ad un’opera più ampia e stampato separatamente.
Ex lìbris (in latino = “dai libri”)
Foglietto, contrassegno cartaceo su cui è riportato un moto o una immagine, applicato all’interno di un volume per indicarne la proprietà (individuale o istituzionale).
Èxplicit (in latino = “finisce”)
Le ultime parole dell’opera. Nei codici medievali era la parola iniziale della formula Explicit feliciter liber… seguita da indicazioni sul titolo del libro, sull’autore, sul miniaturista e a volte anche sul copista, collocata a chiusura dell’opera nei manoscritti e nei primi libri a stampa, prima dell’introduzione del colophon.
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