Gardenio Granata, L’uomo “mascherato” in Seneca: una società infelice…

«Mi viene da domandare quindi ai superbi perché camminino rovesciando tronfiamente il capo all’indietro, per quale motivo stravolgano talmente i lineamenti e l’espressione del volto da sembrare preferiscano avere una...

Gardenio Granata, Il modello e gli esiti: la sintassi del vedere nella Commedia dantesca

È indubbio che pittori e scultori, di fronte al testo del Poema, finiscano col trovarsi nella condizione di esegeti: il loro commento tende ad aderire, quanto è possibile, allo spazio...

Gardenio Granata, Narciso e il “narcisismo” tra mito letterario e psicanalisi: da Ovidio a Freud e oltre

«Narcisse,[…] infelix, quod non alter et alter eras» [Narciso […] sventurato, poiché non eri un altro e insieme un altro tu eri] (Ovidio, Fasti, V, 225-226) «per ch’io dentro a l’error contrario corsi a...

Gardenio Granata, Sotto le parole, niente: dal vuoto della parola all’assurdo della vita ne «L’uomo dal fiori in bocca» di Pirandello

Rileggere questo atto unico significa fare i conti con l’assurdo che soggiace ad un dialogo “tra sordi”; una sordità emblematica degli egoismi e delle ipocrisie di una società apparentemente solida,...

Gardenio Granata, Il Gerione dantesco “Sozza immagine di froda”: tra “Monstra-Mirabilia” e Metafora [Inf., XVII]

Con l’uso del termine “mostro” Dante allude forse non solo alla spiegazione etimologica della parola fornita da Sant’Agostino (cfr. “De civitate Dei”, XXI, 8, 5) ed altri, per cui significa...