Nell’ambito dell’opera narrativa di Giorgio Bassani, Dentro le mura è libro d’importanza capitale…

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Descrizione

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ell’ambito dell’opera narrativa di Giorgio Bassani, Dentro le mura è libro d’importanza capitale. Pubblicato nel 1956, esso aveva però avuto una elaborazione lentissima, lunghissima, se si considera che il primo abbozzo di Lida Mantovani, il racconto d’apertura, risale addirittura al 1937, quando l’autore aveva ventun anni. Ad ogni modo, non appena, nel ’56, il volume apparve in forma integrale, esso fece colpo (gli fu conferito il Premio Strega, la critica se ne occupò vastamente).

Per la prima volta, dopo gli anni della Resistenza, una prosa mirabilmente equilibrata tra emozione e distacco, tra angoscia e precisione, ci restituiva come dilatato da una lente un inferno italiano dai grigi, opprimenti, feroci connotati sociali: un luogo invivibile, dove soltanto gli esclusi, soltanto gli offesi (Lida Mantovani, Gemma e Ausilia Brondi, Geo Josz, Clelia Trotti, Pino Barilari) potevano assumere volti umani. Gli ebrei ferraresi medesimi, prima che per essi suonasse l’ora delle persecuzioni, oppure subito dopo che le persecuzioni fossero cessate, non apparivano diversi dagli altri borghesi cittadini ai quali la Storia li aveva assimilati: sordi anch’essi ai sentimenti, incapaci di capire, come David Camaioli, come Elia Corcos, come lo stesso Daniele Josz.

Tutta reale, inoltre, tutta “storica”, la Ferrara di cui Bassani ci parlava, e quindi lontanissima da quella mitica di Carducci e D’Annunzio, o da quella monumentale, “metafisica”, cara al Novecento figurativo italiano. Ma a differenziarla altresì dalle innumerevoli città di provincia legate alla letteratura europea ed extraeuropea dell’età del Naturalismo e del Verismo, a farne qualcosa di profondamente legato ai nostri tempi straziati e strazianti, bastava la voce dello scrittore, il suo stile.

A saper leggere le sue pagine, 0, meglio, a saper leggere oltre le sue pagine, risultava evidente un pensiero segreto e disperato. Da Ferrara, lasciava intendere Bassani, non era possibile uscire mai. Dalla sua città ci si redimeva soltanto attraverso la passione, oppure separandosene, oppure morendo. Oppure scrivendone…

Non basta, tuttavia. Il libro non è importante soltanto per tali motivi. Quella sorta di vasto poema romanzesco, diviso in sei parti, che, pubblicato nella sua stesura definitiva nell’80, s’intitola Il romanzo di Ferrara (Dentro le mura, Gli occhiali d’oro, Il giardino dei Finzi-Contini, Dietro la porta, L’airone, L’odore del fieno: romanzo d’una città italiana, e, insieme, del suo poeta) forse non sarebbe potuto venire al mondo se precedentemente, attraverso i cinque racconti di Dentro le mura, Bassani non fosse riuscito a creare lo spazio per la propria autobiografia ideale, il proprio teatro. In embrione, in potenza, Il romanzo di Ferrara è già quasi tutto qui, nel suo proemio.

Caratteristiche

Editore Arnoldo Mondadori
Anno di pubblicazione 1985
Collana Oscar / Narrativa, #780
Edizione II Ristampa
Formato Copertina morbida
Lingua Italiano
Colore principale Bianco
Lingua Italiano
Stato di conservazione Più che Ottimo [pochi segni di vissuto, copertine ben tenute, coste un po' impolverate, ingiallimento delle pagine non molto marcato, legatura compatta)