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Gian Paolo Bertelli, Albo d’Oro dei Caduti (1940-1946)

Negli anni venti il fascismo con l’ausilio del Ministero della Guerra decise di commemorare i Caduti italiani pubblicando un Albo d’Oro nel quale vennero raccolti i dati degli oltre 650.000 militari che persero la vita nel primo conflitto mondiale. L’Italia repubblicana nata sulle ceneri della monarchia sabauda pensò bene, per dimenticare il fascismo ed il passato recente, di ignorare chi era deceduto facendo il proprio dovere in un conflitto che man mano il tempo passava era sempre meno “sentito” dalla maggioranza degli italiani. La guerra fredda ed il ribaltarsi delle alleanze fecero il resto, le stragi compiute dai nazisti furono occultate negli “armadi della vergogna”.

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