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Castel Thun: Sezione

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Castel Thun (Trentino Alto Adige)

“Pare che quest’aria, tra le pietre perfette che sembrano nate da questa stessa terra fertile, ci voglia unire ad ogni suo racconto. In un canto che non viene scritto e contato da mani e passi, ma che si lascia abbracciare da un silenzio potente, più intonato e loquace di tante parole: ben arrivati a Castello Thun!

Con queste parole ci da’ il benvenuto Castel Thun quando varchiamo il suo ingresso: si trova in Trentino Alto Adige, nella frazione Vigo del piccolo comune di Ton (472 mt.) in bassa Val di Non (un ampio altopiano solcato dal fiume Noce), e dal 17 aprile 2010, dopo 18 anni di lavori di restauro, riaprendo la sua Porta spagnola ai visitatori, è interamente visitabile dal pubblico. è forse uno tra i castelli più integri di tutto il Trentino.

Castel Thun: SezioneDella storia di Castel Thun si sa che venne in possesso di Varimberto di Tono nel 1267. Questo castello era detto Belvesino dal nome della persona che lo possedeva o che lo fece costruire. Dopo la ricostruzione terminata nel 1422 dai Tono, il castello fu quasi completamente distrutto da un incendio nel 1528. Fu ricostruito da Sigismondo detto l’oratore, il più ragguardevole personaggio del suo casato, amico e consigliere di Massimiliano I, Carlo V, Ferdinando I e dei grandi vescovi trentini della prima metà dei XVI secolo. Un secondo incendio divampò pochi anni dopo, nel 1569. Altri rimaneggiamenti subì il castello nell’epoca barocca, ad opera soprattutto dei vescovi Thun.

Castel Thun #1Il Castel Thun è stato acquistato nel 1992 dalla Provincia Autonoma di Trento, che ha provveduto al suo restauro e alla catalogazione degli arredi e della ricca biblioteca, nonché all’inventario dell’importante archivio di famiglia, consistente di oltre 500 buste.

Il complesso è un monumentale fabbricato civile-militare fra i più ben conservati dei Trentino. Il palazzo baronale, slanciato in verticale, con tre torrette a cuspide gotica, si eleva al centro dei sistema fortificato che, verso l’attuale ingresso (la Porta spagnola), tra la torre della Malta e la torre della Polveriera, immette al ponte levatoio sul profondo fossato.

Varcata la porta del ponte levatoio, ci si trova nel più singolare ingresso dei castelli trentini. Si tratta dei Colonnato dominato dalle due torri medievali merlate dette delle prigioni. La singolare tettoia, sostenuta da 18 massicce colonne di pietra, serviva per riparare i cannoni dalle intemperie. Di fronte al Colonnato, il palazzo baronale; tutt’attorno, sopra il Cortile dei tornei, corre la cortina munita con la Torre basilia restaurata dal conte Basilio.

Castel Thun #2Dalla parte opposta sorge la Torre della biblioteca che, in un grande locale a soffitto con stucchi barocchi, ospitava diecimila volumi e numerosi incunaboli. Il palazzo baronale rappresenta la parte più antica del castello, costruito sulla viva roccia da Manfredino, Albertino e dai quattro figli di Marsilio Thun. L’atrio è nella vecchia torre gotica; vi si possono ammirare un grande stemma dei Thun-Kónigsberg con la data 1585 dipinto sulla volta, tracce di affreschi quattrocenteschi e un recipiente per l’olio, scavato nella pietra, datato 1560.

A sinistra del lungo corridoio si apre la porticina della cappella dedicata a San Giorgio, decorata a tempera da uno dei discepoli di Jacopo Sunter della scuola di Bressanone, risalenti alla seconda metà del XV secolo. All’interno, una serie di di preziose sale, come la Sala delle Guardie, la Sala dei Morti e la ricchissima Armeria.

Castel Thun #3I piani superiori del Castello conservano preziosi oggetti d’arredo, numerose opere d’arte, una ricca quadreria e le magnifiche stufe in maiolica e le cucine. Al primo piano, le stanze dell’appartamento signorile: le più suggestive sono la Sala degli Antenati, la Stanza del Camino, il Salotto Luigi XVI, lo Studio, la Stanza da Gioco, quella dei Convitti e quella della Spinetta.

Al secondo piano si trova invece la stanza più affascinante di tutti il castello: la Stanza del Vescovo, interamente rivestita in legno di cembro, in cui morì l’ultimo principe-vescovo di Trento, Pietro Vigilio. Una curiosità sono le imposte rovesciate cioè  il colore delle imposte della facciata che guardano verso la porta spagnola (verso nord per intenderci) sono di “rosso con scaglione rovesciato” mentre tutte le altre sono con scaglione dritto.

Da tutto il castello si può godere di una bellissima vista della ampia vallata, e del gruppo montuoso delle cime di Vigo.

Castel Thun #4

 

Fonti

Castel Thun – Home Page
– Foto di viaggio di Tommaso Trombetta

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